Cos’è la preautorizzazione sulla carta di credito e come funziona esattamente?
La preautorizzazione consiste in un blocco temporaneo di una somma di denaro che non verrà realmente addebitata sulla carta. Rappresenta una sorta di caparra, a titolo di garanzia, che alcuni esercenti (come le compagnie di noleggio auto, i distributori di carburante o gli hotel) utilizzano per verificare che la carta abbia una reale copertura economica.
Cerchiamo di approfondire meglio l’argomento, scoprendo curiosità e dettagli ulteriori.
A cosa serve la preautorizzazione della carta?
Quando acquisti servizi legati a prenotazioni di camere d’albergo o al noleggio auto, gli esercenti nutrono la necessità di verificare che la tua carta di credito sia effettivamente funzionante e in grado di garantire una copertura economica sufficiente.
In loro soccorso corre proprio lo strumento della preautorizzazione che serve a congelare in via temporanea l’importo totale o parziale del servizio, a titolo di caparra.
Parliamo di attività (noleggio e prenotazioni d’albergo) i cui servizi vengono pagati in via definitiva in un secondo momento e il cui importo è variabile. Pensiamo, ad esempio, al costo di una prenotazione di una camera d’albergo che potrà lievitare in funzione di servizi extra utilizzati dal cliente durante il soggiorno (come il frigobar, ad esempio).
La struttura, inoltre, si protegge dall’eventuale rischio che il cliente non si presenti ed evita così il danno economico derivante dall’aver tenuto la camera occupata e non prenotabile da altre persone.
Quanti giorni dura una preautorizzazione sulla carta di credito?
Il blocco di un importo “congelato” attraverso una richiesta di preautorizzazione sulla carta di credito può durare al massimo 30 giorni.
In gergo tecnico, parliamo di storno riferendoci proprio all’operazione con cui la somma bloccata viene poi resa nuovamente disponibile sulla carta del titolare.
Dalla richiesta dell’annullamento della preautorizzazione all’effettivo sblocco possono trascorrere anche 72 ore, prima che la somma congelata torni pienamente disponibile sul conto.
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Cosa succede se la preautorizzazione non va a buon fine?
Nel caso in cui la richiesta di preautorizzazione non dovesse andare a buon fine, sarà necessario offrire in garanzia un’altra carta (in alternativa, anche un altro strumento di pagamento come i contanti o un bonifico, se accettati dall’esercente).
Precisiamo che possono essere preautorizzate anche le carte prepagate oppure le carte di debito (note anche come Bancomat).
La preautorizzazione sulla carta di credito può non essere rimborsata?
Di solito, l’importo preautorizzato a titolo di caparra o garanzia viene sbloccato e torna nella piena disponibilità del titolare della carta.
Esistono dei casi in cui gli esercenti possono trattenere l’importo della preautorizzazione: no show in albergo o cancellazione dopo il periodo senza penali, danni al veicolo affittato presso una compagnia di noleggio, ecc.