Il numero del conto corrente è un codice che serve a distinguere e identificare un conto, sia bancario che postale.
Ma dove si trova, di quante cifre si compone, quando è necessario conoscerlo e quali altri codici legati al conto corrente esistono?
Di numeri e codici associati a un conto ce ne sono diversi. Ci sono infatti l’IBAN, il BIC, il SWIFT, i codici CIN, CAB e ABI.
Adesso, iniziamo approfondendo la composizione del numero del conto corrente e le caratteristiche che lo distinguono dall’IBAN.
Com’è composto il numero del conto corrente e dove si trova?
Il numero del conto corrente è composto dalle ultime 12 cifre che trovi all’interno dell’IBAN. Quindi, per trovarlo, ti basterà avere a disposizione l’IBAN e comunicare gli ultimi 12 numeri che lo compongono.
Dunque, sì, nel caso te lo stessi chiedendo, puoi tranquillamente ricavare il numero del conto dall’IBAN.
Questo discorso vale anche per i conti correnti esteri appartenenti all’area SEPA perché, se è vero che la lunghezza dell’IBAN può variare di Paese in Paese, le ultime 12 cifre indicano sempre il numero del conto.
Facciamo un esempio pratico.
Immagiamo che questo sia un IBAN: IT 21 Z 54321 54321 210987654321.
Le ultime 12 cifre rappresentano il numero di conto. Dunque, nel caso di questo esempio, il numero del conto corrente sarebbe 210987654321.
Che differenza c’è tra il numero del conto e l’IBAN?
Come avrai già compreso, numero del conto e codice IBAN non sono la stessa cosa.
Diversamente dal numero del conto corrente, l’IBAN (International Bank Account Number) è un codice alfanumerico (utile per ricevere e inviare bonifici all’interno dell’area SEPA) composto in questo modo:
- due lettere che indicano la Nazione di appartenenza del conto e che nel caso dell’Italia sono IT;
- il codice CIN o numero di controllo, composto da 2 cifre e calcolato in base a un algoritmo (importantissimo perché aiuta a riconoscere gli IBAN non reali);
- codice CIN nazionale (o carattere di controllo) che è invece costituito da una sola lettera;
- codice ABI, acronimo che sta per Associazione Bancaria Italiana, di 5 cifre;
- codice CAB, che sarebbe il Codice di Avviamento Bancario e che serve per identificare l’istituto presso cui è stato aperto il conto, anch’esso con 5 cifre;
- 12 cifre finali che costituiscono il numero del conto corrente.
Ritornando all’esempio utilizzato in precedenza, in questo ipotetico IBAN (IT 21 Z 54321 54321 210987654321) l’ABI è rappresentato dai 5 numeri che seguono la lettera Z. Il codice CAB è invece costituito dalla seconda sequenza di 5 cifre che segue l’ABI.
La lettera Z rappresenta invece il codice CIN nazionale mentre il numero 21 costituisce il codice CIN.
I codici BIC e SWIFT: cosa sono e perché si differenziano dall’IBAN
Fai attenzione a non confondere l’IBAN con i codici BIC e SWIFT che servono per identificare la banca, nel primo caso per gli istituti presenti in area SEPA e nel secondo caso per quelli esteri.
BIC sta per Bank Identifier Code mentre SWIFT per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication.
Per conoscere questi due codici, utili se devi ricevere pagamenti da conti localizzati in Paesi al di fuori dell’area SEPA, puoi rivolgerti alla tua banca.
Quando serve conoscere il numero di conto corrente?
Ora che sai dove trovare il numero del conto, è importante anche sapere in quali situazioni potrebbe servirti necessariamente.
Se ti rechi presso una filiale fisica della tua banca per prelevare denaro, devi per forza di cose conoscere il tuo numero di conto.
Accertati quindi di conoscere questo dato prima di arrivare allo sportello, così da velocizzare la procedura.
Conoscere il tuo codice IBAN ti servirà, invece, in tutti quei casi in cui dovrai farti accreditare denaro sul conto. Tramite l’IBAN i titolari di altri conti o carte prepagate con IBAN potranno eseguire bonifici in tuo favore.