Se scopri di avere il conto corrente bloccato cosa puoi fare? E soprattutto, in quali casi può verificarsi una situazione del genere e cosa puoi fare per evitarlo e affrontarlo al meglio?
La guida che stai per leggere ha proprio come obiettivo quello di fornirti informazioni utili a fronteggiare un momento così spiacevole come l’accorgersi che il proprio conto corrente è stato bloccato.
Come scopriremo più nel dettaglio tra poco, la banca potrebbe bloccare un conto in via preventiva, quando il correntista si dimostra insolvente verso il pagamento, ad esempio, delle rate di rimborso della carta di credito o di un finanziamento. In altri casi, il blocco è legato al pignoramento richiesto da terzi o all’inottemperanza della normativa antiriciclaggio.
Andiamo per ordine e analizziamo, una per una, queste casistiche.
I motivi per cui un conto può essere bloccato
Si evince dal termine stesso: un conto bloccato non può essere utilizzato perché ti saranno inibite tutte le operazioni connesse al conto come prelievi, pagamenti e qualsiasi tipo di transazione.
In breve, non potrai disporre (in tutto o in parte) del saldo disponibile sul conto per via del blocco.
Analizziamo le motivazioni che possono comportare un conto bloccato.
Decesso dell’intestatario e fase di successione
Oltre ai motivi già citati, un conto viene bloccato in caso di morte dell’intestatario.
La banca, infatti, congela temporaneamente il conto per evitare operazioni non autorizzate, intanto che gli eredi del defunto correntista portino a termine correttamente la fase di successione. Si tratta quindi di una misura precauzionale temporanea.
Indagini e normativa antiriciclaggio
Se l’intestatario del conto è sotto inchiesta e sono in corso indagini di natura finanziaria, le autorità competenti possono richiedere il blocco del conto, al fine di evitare che i fondi vengano utilizzati.
Pignoramento da parte di terzi
Il pignoramento è un atto giuridico con cui un creditore cerca di rivalersi sul debitore inadempiente nei suoi confronti. Pignorare un conto corrente comporta quindi il blocco del conto limitatamente all’importo oggetto del credito insoluto.
Quindi, se il credito è pari a 10.000 euro e sul conto sono presenti 50.000 euro, il blocco interesserà solo una parte del conto. Il correntista potrà continuare a disporre liberamente dei restanti 40.000 euro. Per approfondire l’argomento, ti invito a leggere l’articolo dedicato al pignoramento del conto corrente.
Un conto può essere pignorato da soggetti privati e anche dall’Agenzia delle Entrate.
Indebitamento con la banca o conto in rosso
La banca, al fine di tutelarsi, può anche bloccare il conto qualora un suo cliente non adempia in tempo al pagamento di rate legate al rimborso di carte di credito, fidi o finanziamenti. Stessa situazione può verificarsi nei casi in cui il saldo diventi negativo a causa di addebiti non coperti.
Documento d’identità scaduto
Un blocco temporaneo del conto può verificarsi nel caso in cui il documento d’identità del correntista scada, senza che quest’ultimo abbia provveduto a consegnare in banca quello nuovo e in corso di validità.
Come mi accorgo che il conto è bloccato?
Quanto il conto viene bloccato è molto semplice accorgersene perché non potrai eseguire le normali operazioni di prelievo e pagamento.
In ogni caso, comunque, considera che la banca provvederà a notificarti l’avvenuto blocco in modo che tu possa essere tempestivamente informato di quanto sta accadendo.
Quanto dura il blocco del conto?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda perché la durata del blocco dipende molto dal motivo che l’ha provocato. Nei casi di decesso e successione, ad esempio, lo sblocco avviene in modo più rapido e le tempistiche dipenderanno da quanto velocemente gli eredi porteranno a termine la fase successoria.
Per quanto riguarda il conto pignorato, il blocco durerà fino a quando i creditori non saranno soddisfatti per intero del loro credito. Il discorso è simile anche nei casi in cui sono in corso indagini finanziarie o la banca blocca il conto per eccessivo indebitamento del correntista nei suoi confronti.
Conto bloccato senza preavviso: può succedere?
In rari casi, può accadere che il blocco del conto non venga notificato al correntista. Quando può verificarsi questa situazione?
Nel già citato caso di un conto in rosso (quindi con saldo in negativo), la banca potrebbe eseguire il blocco senza preavviso. Anche nel caso in cui movimentazioni sospette facciano scattare controlli per presunta inosservanza della normativa antiriciclaggio, il blocco può avvenire senza notifica.
Come sbloccare un conto
Quando ti ritrovi il conto corrente bloccato, non è tutto finito e hai sempre la possibilità di sbloccarlo.
Ovviamente, le modalità previste per ripristinare la situazione iniziale cambiano in base alle motivazioni che hanno generato il blocco del conto.
Quando il conto viene bloccato a causa del decesso del titolare sarà compito degli eredi completare la procedura di successione, così da sbloccare il conto.
Se invece il blocco è legato a una presunta violazione della normativa antiriciclaggio, dovrà essere presentata la documentazione richiesta così da dimostrare la legittimità delle operazioni eseguite sul conto.
In caso di conto bloccato per pignoramento e indebitamento sarà sufficiente soddisfare il debito o accordarsi per un piano di rientro a rate. Questo discorso vale sia per debiti contratti con terzi (privati, aziende o fisco) che per quelli verso la banca stessa.
In linea generale, considera che, eliminata la causa scatenante il blocco, sarà possibile utilizzare nuovamente il conto.
Se un conto è bloccato posso aprirne un altro?
Una soluzione alternativa e momentanea per disporre di uno conto operativo, nel frattempo che l’altro è ancora in fase di blocco, potrebbe consistere nell’apertura di un nuovo conto.
Puoi tranquillamente rivolgerti a un altro istituto di credito per richiedere l’apertura di uno nuovo ma, ovviamente, potresti trovare grandi difficoltà nel caso in cui volessi richiedere un fido, una carta di credito o finanziamento e il motivo scatenante il blocco dell’altro conto sia legato a situazioni di indebitamento da parte tua.
Inoltre, considera che anche il nuovo conto può essere pignorato o chiuso.
Conto corrente cointestato bloccato
Per evitare il blocco totale in presenza di un conto cointestato, la soluzione ideale è rappresentata dall’utilizzo della firma disgiunta che permette ai vari cointestatari, di poter operare sul conto senza il previo consenso degli altri co-titolari.
In caso di blocco, quindi, i cointestatari estranei alla situazione che l’ha generato, potranno disporre della somma a loro riconducibile.