Se cerchi di capire quanti soldi tenere sul conto corrente, sappi che la regola base consiste nel depositare sul conto una liquidità che ti permetta di coprire almeno i successivi sei mesi di spese che prevedi di dover sostenere.
Oltre a questo, considera poi che è importante mantenere in equilibrio la liquidità sul conto e gli investimenti. L’obiettivo di un ragionamento del genere è quello di ottimizzare al meglio la tua gestione finanziaria ed evitare che le tue disponibilità vengano erose dal fenomeno dell’inflazione.
Grazie a questa guida, oltre a scoprire quanti soldi tenere sul conto, troverai tante informazioni e dati che ti aiuteranno a decidere quanta liquidità far stazionare sul conto, valutando anche la possibilità di investire parte del tuo capitale.
Quanti soldi avere sul conto per evitare l’imposta di bollo
L’imposta di bollo sui conti corrente è una tassa che i correntisti italiani sono chiamati a pagare se la giacenza media del conto supera i 5.000 euro.
A concorrere per il calcolo della giacenza media, sono tutti i conti di cui è titolare il correntista presso uno specifico istituto di credito (che sia una banca o Poste Italiane).
Non parliamo di cifre altissime perché l’imposta di bollo ammonta a 34,20 euro annuali per le persone fisiche e a 100 euro per le persone giuridiche.
Per evitare di pagarla, dovrai tenere sul conto meno di 5.000 euro nel corso dell’anno. Tieni a mente che la giacenza media corrisponde a una media del saldo disponibile sul conto. Il calcolo è molto semplice. Si sommano tra loro i saldi giornalieri e si divide il totale per 365 o 366, a seconda dei giorni che caratterizzano l’anno in corso.
Cosa succede se si superano i 100.000 euro sul conto?
In linea di massima, avere più di 100.000 euro sul conto non è conveniente.
Per prima cosa, parti dal presupposto che il Fondo interbancario di tutela dei depositi, tutela i risparmiatori dai fallimenti delle banche fino a 100.000 euro. Ne consegue che se disponi di un saldo superiore a questo importo, in caso di fallimento dell’istituto bancario presso cui sei correntista, rischi di non recuperare tutto il saldo.
Considera poi che con l’introduzione della Elf (Excess liquidity fee), alcune banche hanno iniziato ad applicare delle commissioni aggiuntive ai conti che superano i 100.000 euro.
Altro aspetto da considerare è la non convenienza del mantenere importi così alti fermi su un conto corrente per via dei tassi di interesse attivi che sono ormai molto bassi, se non nulli.
Quanto hanno in media sul conto gli italiani?
Circa il 70% della popolazione italiana dispone, in media, di circa 12.500 euro sul conto corrente.
Le percentuali si fanno molto più basse, per i conti che contengono liquidità superiori ai 250.000 euro.
Quali sono i rischi di avere troppi soldi sul conto corrente?
Il primo rischio legato all’avere troppi soldi sul conto riguarda l’erosione del potere d’acquisto del denaro dovuto all’inflazione (l’aumento generalizzato dei prezzi). Più passano gli anni e minore è il numero di beni e servizi che riesci ad acquistare con la stessa somma di denaro.
Altro rischio da considerare, già citato, riguarda l’impossibilità di poter recuperare saldi che eccedono i 100.000 euro, qualora la banca dovesse fallire.
Ulteriore rischio potrebbe essere celato da una possibile applicazione della tassa patrimoniale sui conti correnti (come avvenuto nel 1992 con il Governo Amato) che decurterebbe una piccola percentuale di tutti i conti degli italiani senza preavviso.
I soldi sul conto corrente fanno reddito?
Si, i soldi disponibili sul conto corrente concorrono a formare il reddito imponibile e quindi tassabile.
Proprio per questo motivo, le informazioni riguardanti la giacenza media dei conti di cui sei titolare devono comparire anche all’interno dell’ISEE, l’autocertificazione necessaria per ottenere gran parte delle prestazioni sociali agevolate.
Esiste un limite di giacenza media sul conto corrente?
Non esiste una giacenza media minima di cui devi disporre sul tuo conto corrente.
La raccomandazione, fatta già in apertura d’articolo, riguarda l’accortezza di depositare sul conto almeno la liquidità necessaria a far fronte alle spese mensili correnti.
Quanti soldi tenere sul conto corrente prima di chiuderlo?
Se vuoi chiudere un conto corrente, non esiste un importo minimo di cui dovresti disporre. L’importante è che prima di richiederne la chiusura, tu abbia saldato tutte le transazioni pendenti o addebiti ricorrenti associati al conto. Il conto non deve essere in rosso.
Come investire i propri risparmi: il giusto equilibrio tra soldi sul conto e investimenti
In apertura di articolo abbiamo già accennato all’importanza di una giusta gestione finanziaria per mantenere un corretto equilibrio tra denaro liquido e investimenti.
Quando si parla d’investimenti è sempre buona regola informarsi e rivolgersi a consulenti finanziari esperti che siano in grado di guidarti verso una corretta gestione dei tuoi risparmi, valutando opzioni più redditizie rispetto ai conti correnti come i conti deposito, fondi comuni di investimento, azioni o obbligazioni, ad esempio.
Ovviamente, il tipo d’investimento dipenderà molto anche dalla tua tolleranza al rischio e dagli obiettivi finanziari che vuoi raggiungere.
Puoi provare anche a gestire i tuoi investimenti in autonomia, avvalendoti di un buon broker.
Quanto costa tenere i soldi sul conto corrente?
Oltre all’imposta di bollo che dovrai pagare, se la giacenza media del conto supera i 5.000 euro annui, considera che sarai tenuto a corrispondere alla tua banca il canone annuale o periodico previsto dall’accordo contrattuale che regola la tenuto del conto.
In media, il costo annuo di un conto corrente per privati (considerando solo il canone) si assesta attorno ai 100 euro. Tale cifra tende a salire nel caso di conti correnti aziendali.
Esistono, tuttavia, dei conti correnti zero spese, di cui abbiamo parlato qui.