Vuoi sapere come incassare un assegno perché hai ricevuto un pagamento tramite questo strumento? Molto bene, in questo articolo capirai, con esempi pratici, come riscuotere un assegno.
Vedremo varie situazioni che possono verificarsi quando si ha la necessità di cambiare un assegno e ti forniremo tutte le indicazioni utili per sapere esattamente cosa fare in qualsiasi caso.
Partiamo con l’indicare quali sono le regole base per incassare un assegno.
Cosa devo fare per incassare un assegno
Per cambiare un assegno basta recarti presso la tua banca e consegnare l’assegno al funzionario che trovi allo sportello. Quest’ultimo provvederà ad accreditare l’importo risultante dall’assegno direttamente sul tuo conto corrente.
Se l’assegno è stato emesso su piazza (il che significa che puoi incassarlo all’interno del comune in cui è stato emesso l’assegno) avrai 8 giorni di tempo per recarti in banca. Se invece è possibile incassarlo anche in un comune diverso da quello di emissione, il numero di giorni a tua disposizione per riscuoterlo salgono a 15.
Il termine entro cui incassare l’assegno sale addirittura a 60 giorni se puoi incassarlo in un altro continente.
Che documenti ci vogliono per incassare un assegno
Se lo stai incassando presso la tua banca, in linea di massima non sarà necessario presentare un tuo documento d’identità perché sei già cliente dell’istituto.
Qualora tu dovessi recarti presso un’altra banca o in Posta per la riscossione, ti verrà richiesto di esibire un tuo documento d’identità. Non ti servirà altro.
Come si cambia un assegno al bancomat
Se hai un assegno da riscuotere, puoi addirittura incassarlo direttamente all’ATM, senza la necessità di entrare in filiale e dover quindi rischiare di perdere tempo in fila attendendo il tuo turno.
Basterà scegliere l’opzione “versamento assegni“, seguire la procedura e l’importo ti verrà accreditato sul conto.
C’è da precisare che non tutte le banche offrono la possibilità di versare un assegno direttamente al Bancomat quindi il consiglio è sempre quello di accertarsi della presenza di questa opzione, rivolgendosi al proprio istituto di credito per ricevere informazioni a riguardo.
Come incassare un assegno non trasferibile
Esistono diverse tipologie di assegni, come vedrai a breve, e una prima distinzione distingue gli assegni trasferibili e non trasferibili.
In quest’ultimo caso, l’assegno potrà essere incassato solo dal beneficiario, il cui nome è presente sull’assegno. Se invece è trasferibile, significa che il beneficiario potrà girarlo a un’altra persona e che quest’ultima potrà incassarlo.
Quest’ultima ipotesi si verifica quando con un assegno trasferibile di cui sei beneficiario, paghi un tuo debitore a cui giri l’assegno, onorando quindi il tuo debito.
Quindi, è possibile incassare un assegno intestato a un’altra persona, a patto che si tratti di assegni trasferibili.
Come incassare un assegno circolare
L’assegno circolare è un titolo all’ordine nominativo e questo significa che non è trasferibile perché deve indicare un solo beneficiario.
Risulta essere inoltre una tipologia di assegno molto sicura perché è praticamente impossibile che sia scoperto. La banca che lo emette si impegna a pagare il beneficiario a vista quando si recherà in filiale per la riscossione.
A differenza dell’assegno bancario, che è emesso da una persona fisica o giuridica, quello circolare è emesso proprio dalla banca e questo lo rende un titolo di credito molto affidabile e sicuro.
Può esserne richiesta l’emissione anche da chi non possiede un conto corrente presso l’istituto di credito emittente. In questo caso, l’importo dell’assegno dovrà essere versato in contanti dal richiedente. Se invece è un correntista, l’istituto emittente bloccherà la somma dell’assegno così che il beneficiario sia assolutamente certo di trovarla quando si presenterà per incassarlo. Ecco perché un assegno circolare è sempre coperto.
Il beneficiario, per riscuoterlo, dovrà semplicemente recarsi presso l’istituto che lo ha emesso con un proprio documento d’identità.
Riscuotere un assegno postdatato
Gli assegni dovrebbero sempre indicare la data di emissione ma nella pratica accade spesso che vengano emessi postdatati cioè con una data successiva a quella della reale emissione.
Di fatto, il beneficiario potrebbe immediatamente recarsi in banca per richiedere l’incasso dell’assegno ma il rischio è che sia scoperto. Spesso capita che l’emittente abbia postdatato l’assegno perché è consapevole che solo da quella data in poi disporrà dei fondi sufficienti a coprire l’assegno.
Cambiare assegno intestato a un defunto
Incassare un assegno intestato a una persona defunta è complicato soprattutto se si tratta di un assegno non trasferibile.
Il punto è che per incassarlo dovrai dimostrare di essere uno degli eredi del defunto.
Cambiare assegno bancario e postale: le differenze
In realtà, non esistono particolari differenze che distinguono l’iter da seguire per incassare un assegno bancario o postale. Potrai sempre decidere se riscuoterlo presso l’istituto che lo ha emesso o recarti direttamente presso la tua banca.
Ovviamente, in caso di assegno circolare dovrai per forza incassarlo presso l’istituto emittente se vuoi riscuoterlo in contanti.