Hai aperto un conto con questo broker estero, hai fatto trading o investito su azioni, ETF e criptovalute e ti stai chiedendo se devi pagare le tasse su eToro in Italia? La risposta è sì, quantomeno dovrai dichiarare il controvalore degli asset detenuti in caso di detenzione titoli e non realizzazione delle plusvalenze, se invece hai incassato dei guadagni tramite capitalizzazione o ricezione di cedole/dividendi, allora dovrai anche pagare le imposte: vediamo come fare e tutto quello che c’è da sapere.
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Tasse e trading: facciamo chiarezza
Molti si chiedono se i conti trading e gli eventuali profitti come quelli su eToro vanno dichiarati al fisco, naturalmente sì, ma non in tutti i casi. Ad esempio, ci sono dei broker, banche o SIM italiane che agiscono da sostituto d’imposta, dichiarando e pagando le imposte relative al conto di investimenti al posto tuo.
Non è così per i broker con sede all’estero, sia UE che extra UE, specie se questi non hanno una succursale in Italia e non possono, quindi, operare in regime amministrato. Quando fai trading o investi con un broker estero come eToro, infatti, ti affidi a società che adottano il regime dichiarativo; pertanto, sarà compito tuo portare in dichiarazione il controvalore dei tuoi asset e gli eventuali profitti, pagando le imposte dovute.
Ovviamente durante l’anno corrente dovrai dichiarare ciò che è stato fatto nell’anno precedente e così via, di anno in anno. Se hai aperto un conto da gennaio a questa parte quindi, non ti preoccupare, potrai pensarci l’anno prossimo, tuttavia ti consigliamo di non farti trovare impreparato per non rischiare di avere brutte sorprese quando sarà il momento.
Dichiarare il conto e gli asset
Dobbiamo distinguere due casi, il primo è quello in cui tu hai investito in determinati asset comprandoli e non rivendendoli, se fosse così in questo momento dovresti avere queste azioni, ETF o crypto in portafoglio e indipendentemente dal loro valore, non avendo ancora venduto non hai realizzato alcuna plus o minusvalenza. Se questo è il tuo caso, dovrai limitarti a dichiarare il controvalore totale dei tuoi asset senza pagare alcuna tassa, se non l’IVAFE relativa al conto titoli estero.
Dichiarare eventuali guadagni
Se, al contrario, hai investito su degli asset rivendendoli per realizzare profitti o perdite oppure hai fatto trading a fini speculativi, comprando e rivendendo azioni e altro, allora dovrai anche calcolare eventuali plusvalenze e minusvalenze. Queste ultime, a volte e non sempre, possono compensare i profitti, ma comunque se alla fine dei conti avrai realizzato un guadagno, sappi che dovrai pagare le tasse all’erario.
Tasse da pagare eToro
Le tasse sui profitti di eToro, così come quelli ottenuti presso altri broker, ammontano al 26% (imposta sostitutiva) sulle plusvalenze (capital gain o redditi da capitale per la ricezione di dividendi) e al 2 x 1000 (0,20%) di IVAFE, l’imposta patrimoniale sul conto titoli estero, che va applicata al totale del proprio conto eToro tenendo in considerazione la giacenza media.
Parlare di numeri esatti in ambito fiscale è comunque difficile, in quanto bisognerebbe analizzare il portafoglio specifico di ciascun investitore o trader per capire effettivamente quale sarà la tassazione finale; tuttavia, quelle indicate sono le aliquote a cui far riferimento.
Doppia tassazione eToro
Investendo in azioni estere da dividendo con eToro verrò tassato due volte? Purtroppo sì, in Italia i dividendi esteri subiscono doppia tassazione, quelli USA – ad esempio – al 30% all’origine più tassazione italiana del 26%, ciò non dipende direttamente da eToro, è una situazione che potrai incontrare su tutti i broker, anche se c’è da dire che alcuni intermediari offrono liste di azioni con tassazione all’origine ridotta, tipicamente al 15%.
Come calcolare tasse eToro
A questo punto ti starai chiedendo come calcolare la tassazione eToro, le opzioni sono essenzialmente due:
- Tieni conto delle operazioni su un file Excel
- Utilizza un software di calcolo di terze parti
Nel primo caso dovrai segnare ogni operazione eseguita a mano su un foglio di calcolo, cosa che richiede un certo dispendio di tempo e diciamolo: non è proprio la scelta più pratica! Su eToro potrai comunque scaricare estratti conto e storico transazioni, cosa che ti semplificherà il tutto, ma pur sempre con qualche limite.
Se invece stai prendendo in considerazione il secondo caso, sappi che esistono delle piattaforme che via API si collegano al tuo conto broker e calcolano in autonomia tutto ciò che c’è da calcolare, consegnandoti dei report precompilati da portare al tuo commercialista o direttamente in dichiarazione.
Uno di questi software si chiama MoneyViz e ne abbiamo parlato proprio di recente, dai un’occhiata alla nostra recensione oppure raggiungi il sito ufficiale per scoprire di più.
Come fare dichiarazione redditi eToro
Fin quì dovrebbe essere tutto chiaro, ma nello specifico come si dichiarano i guadagni su eToro? Sappi che parlando di trading e investimenti, nel modello unico ci potrebbero essere 2-3 o più quadri da compilare, in base alla propria situazione specifica:
- Quadro RW
- Quadro RT
- Quadro RM
Scopriamo in dettaglio di cosa si tratta.
Quadro RW
INVESTIMENTI E ATTIVITÀ FINANZIARIE ALL’ESTERO, MONITORAGGIO – IVAFE
Il Quadro RW è quello che va compilato sempre in caso di detenzione di asset di natura finanziaria all’estero e può essere compilato anche solo ai fini di monitoraggio, barrando l’apposita casella. All’interno del Quadro RW vanno inseriti controvalore iniziale e finale degli asset detenuti, oltre al valore di mercato, le quote in proprio possesso e il codice relativo all’attività in questione.
Nello stesso quadro bisogna dichiarare anche il conto titoli, indicando “Tipo” e “Codice stato estero”, sia ai fini di monitoraggio che di assolvimento dell’imposta patrimoniale IVAFE.
Quadro RT
PLUSVALENZE DI NATURA FINANZIARIA
Il Quadro RT va invece compilato in caso di realizzazione di guadagni o comunque in caso di vendita di uno degli asset detenuti come ad esempio azioni, obbligazioni e strumenti derivati (sia che tu abbia prelevato o meno dal conto): è il caso di chi fa trading oppure ha venduto un proprio investimento fatto in passato. In questo caso si andranno ad inserire il totale dei corrispettivi, i costi o il valore d’acquisto, le plusvalenze e le minusvalenze, infine si calcola l’imposta sostitutiva al 26% e si ottiene l’importo da pagare.
Quadro RM
REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA E AD IMPOSTA SOSTITUTIVA E PROVENTI DI FONTE ESTERA
Il Quadro RM è molto simile all’RT, ma in questo vanno dichiarati – ad esempio – profitti derivanti da asset di natura finanziaria come gli ETF armonizzati, oppure ricezione di dividendi da società estere (come i dividendi da azioni USA), in particolare i redditi da capitale soggetti ad imposta sostitutiva al 26%, che però non rientrano nella categoria di quelli dichiarati nel quadro RT.
In questo caso va indicata la tipologia di asset attraverso apposito codice, il codice dello stato estero, l’ammontare del reddito, l’aliquota e l’imposta sostitutiva dovuta.
Nel caso in cui tu abbia scambiato ETF non armonizzati – quindi senza dicitura “UCITS” nel nome (cosa che ti sconsigliamo per via della loro tassazione), dovrai compilare anche il Quadro RL – Altri redditi.
Per istruzioni e guide dettagliate alla compilazione della dichiarazione dei redditi ti rimandiamo al sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Come pagare tasse eToro
La dichiarazione dei redditi eToro può essere effettuata tramite 730 che gran parte dei lavoratori dipendenti presenta ogni anno, o tramite modello unico, più conosciuto da chi opera come libero professionista o imprenditore.
Se devi dichiarare eToro dovrai quindi imparare a compilare questi documenti, o in alternativa dovrai avvalerti di un commercialista o CAF che lo faccia al posto tuo. Una volta compilata e presentata la dichiarazione dei redditi, tu (o il tuo consulente di riferimento) potrai quindi effettuare i versamenti delle imposte dovute al fisco tramite modello F24.
Come non pagare tasse eToro
Se stai pensando di non pagare le tasse dovute ai guadagni fatti su eToro sappi che stai infrangendo la legge e rischiando sanzioni molto pesanti, ti sconsigliamo vivamente di prendere in considerazione questa strada, alquanto rischiosa.
Il fisco italiano è al corrente del fatto che tu sia intestatario di un conto titoli estero, in quanto eToro in quanto broker regolamentato e trasparente deve comunicare al CRS (Common Reporting Standard) il fatto che un soggetto italiano sia in possesso di un conto, cuminacandone altresì i dati fiscali di quest ultimo.
Come abbiamo detto in precedenza, comunque, non è detto che tu debba sempre adempiere al pagamento tasse su eToro; infatti, nel caso tu non abbia realizzato plusvalenze o comunque non abbia venduto nulla nel corso dell’anno precedente, dovrai solo limitarti alla dichiarazione ai fini di monitoraggio, senza dover affrontare alcun pagamento o al limite solo quello relativo all’IVAFE del conto titoli, che è in genere di importi relativamente bassi.
Tasse eToro Italia: consigli e conclusioni
Come avrai avuto modo di capire, il sistema fiscale italiano è molto complesso e richiede un certo grado di preparazione, una persona senza competenze nel campo che si cimenta ad effettuare la dichiarazione dei redditi in autonomia potrebbe mettere a rischio la sua situazione commettendo degli errori, ecco perché dovresti sempre affidarti a dei professionisti.
Per semplificare le cose, ti invitiamo a scoprire di più sui servizi offerti da MoneyViz, piattaforma italiana leader per quanto riguarda il monitoraggio degli asset e il calcolo delle tasse su trading e investimenti tramite broker esteri, tra cui eToro.
Su MoneyViz puoi provare gratuitamente per un certo periodo il servizio TAX (per chi opera su azioni, ETF, fondi e cripto tramite broker) e CRIPTOTAX (specifico per chi opera su crypto-assets tramite exchange centralizzati): d’ora in avanti avrai sempre sotto controllo la fiscalità su eToro!
Domande frequenti (FAQ)
No, eToro in quanto a broker estero senza sede né succursale in Italia non opera da sostituto d’imposta.
No, utilizzando eToro per investire e fare trading si sfrutta il regime dichiarativo, sarà quindi l’utente responsabile della dichiarazione di conto e assets detenuti e pagamento delle eventuali imposte.
Attenzione: questo articolo è stato redatto a scopo informativo, prima di prendere qualsiasi decisione sulla base delle informazioni riportate confrontarsi con un commercialista.
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